mercoledì


Se volete sapere cosa mangiano queste mascelle ruggenti prima di divorare la neve?

Carrellata fotografica del laboratorio di oggi
Cesare cerimoniere nella stanza dei sogni

segretissime trame per non rivelare la trama

il Papà delle Favole rilegge le due storie nella disfida dei due gruppi creativi.
Chi vincerà? Lo decreta l'applauso più fragoroso del pubblico!

Fabio, il maestro del gusto, "visto" da Federico

 Giacomo vince la gara dello scarabocchio (creare un disegno da uno scarabocchio preparato da un altro) nel tempo record di 17 secondi e con che padronanza di stile!

Brando traduce lo scarabocchio in vette e crinali

Ed ecco le due favole della prima disfida, la cui vincitrice è stata determinata dall'applauso più fragoroso, ufficialmente registrato (davvero) con strumenti efficientissimi: per 88 decibel contro 87,5 (la differenza è un fruscio di fronde, per intenderci) ha stabilito vincitrice la SQUADRA "DI QUA"!

NB. Per stimolare la fantasia dei ragazzi abbiamo chiesto loro di interpretare al "contrario" una persona vera: il nostro Fabio, maestro del gusto!!

Squadra "DI QUA"
Lisa, Eleonora, Gaia, Alessandro, Marcello, Francesco, Federico, Martina

FABIO, IL PERFIDO MAESTRO DEL GUSTO

C’era una volta un ragazzo di nome Michele. Era molto simpatico e buono con tutti, era capace di fare quasi tutto… L’unica cosa che non sapeva fare era… sciare.
Fabio, invece, era un maestro del gusto molto cattivo perché era solo capace di dare consigli sbagliati. Però era bravissimo a sciare e ad andare sullo snowboard.
Fabio un giorno pensò: “Devo catturare Michele, gli voglio insegnare quali sono le cose schifose da mangiare, quelle che sembrano buone ma che fanno male male… Nutella, dolci, patatine, salse, zucchero super zuccherato, Coca Cola, caramelle, cioccolato, cicche, torte e gelato… e fece dentro di sé una gran risata cinica: ah ah ah!”.
Ma Fabio non aveva fatto i conti con l’intelligenza e la furbizia di Michele…
Michele dallo sguardo di Fabio capì tutto. C’era sotto qualcosa. Lo capì ancora meglio quando trovò un foglietto con tutte le cose cattive da mangiare scritto con la calligrafia di Fabio.
E allora, una notte, senza farsi vedere Michele preparò un piatto con tutte le cose che facevano male.
“Tieni Fabio, assaggiane un boccone” gli disse Michele il mattino dopo porgendogli il piatto all’apparenza succulento. “Grazie, rispose Fabio” e ne prese una bella cucchiaiata.
Il giorno dopo Fabio era a letto con il mal di pancia e quello scherzo di Michele gli servì di lezione.
Da quel giorno diventò un vero maestro del gusto.

e...

Squadra "DI LA’"
Gaia, Alice, Maria Vittoria, Adelaide, Anna, Federico, Jacopo

LO GNOMO FORTUNELLO

In un paese lontano sulle montagne della Irlanda, viveva un folletto di nome Fortunello e nel  villaggio vivevano altri folletti come lui.  
Fortunello stava sempre in guardia perché sapeva di un mistero: aveva sentito dire che lì vicino abitava… uno… yeti di nome Fabio.
Un giorno lo yeti Fabio, che come tutti gli yeti era pelosissimo, andò da un mago per scoprire come fare per perdere la sua pelliccia bianca e diventare umano.
Il mago gli spiegò che per diventare umano doveva prendere la magia dei folletti, ma per far questo  doveva prima farli ingrassare. Come??? Con un inganno!!!
Decise di diventare disgustoso trasformandosi in un maestro del gusto… al contrario.
Ecco che Fabio, lo yeti peloso, andò al villaggio dei folletti. E per sei mesi si finse amico fidato e li fece ingrassare con cibi non sani.
Un giorno di autunno Fortunello andò in una biblioteca a prendere un vecchio libro e fece una scoperta incredibile: i cibi che gli dava Fabio non erano buoni, anzi erano supercattivi: patatine, nutella, wurstel, coca cola, fritto, dolciumi, poweraid, marmellata di porco, cicche, caramelle, cioccolatini e hot dog!
Grazie a questa scoperta, Fortunello potè avvertire il villaggio dei folletti. Fecero arrestare Fabio, il quale non potè esaudire il desiderio di diventare umano e… rimase uno Yeti per tutta la vita!






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